Protagonista per eccellenza della settimana dell’arte milanese è indubbiamente il Miart la fiera internazionale dell’arte moderna e contemporanea, che sboccia quest’anno nella sua ventiduesima edizione con la nuova direzione artistica di Alessandro Rabottini. Il Miart vince la sua sfida crescendo in sinergia con la scorsa direzione artistica di Vincenzo De Bellis, (di cui Rabottini era il braccio destro) e diventando una fiera di livello internazionale, consapevole ed eclettica in linea con la visione e lo scambio culturale della città di Milano. Essa non entra però in una concezione elitaria, Rabottini e il suo team concepiscono una fiera a misura d’uomo, non solo per collezionisti e addetti ai lavori; il Miart diviene così una fiera che riesce a parlare a tutti proprio come la sua città. Una fiera quindi giovane, internazionale e contemporaneamente capace però di relazionarsi con diversi percorsi storici e unendo il linguaggio dell’arte con quello del design. Stilisticamente pulita quest’anno conta 174 gallerie, di cui 74 straniere, un aumento de 13% rispetto al 2016, a confermarne la vivacità di mercato oltre ad Austria, Belgio, Brasile, Francia, Germania, Irlanda, Sudafrica e Svizzera, testimoni interessanti sono le gallerie dall’Est Europa e la spiccata presenza di quelle inglese e statunitensi. Importante anche la riconferma del fondo di acquisizione Giampiero Cantoni, promosso dalla fondazione Fiera presieduta dalla direzione di Giovanni Gorno Tempini. Divisa in cinque sezioni principali Emergent, First Step, Established, Contemporary ed Established Masters, si aggiunge quest’anno la sezione On demand, ovvero l’innovazione e delle opere site specific , come istallazioni , wall paintings , performance, lavori che devono essere “attivati” da chi li possiede, ponendo l’accento di quanto il collezionismo sia una forma di cura nei confronti dell’opera d’arte. A questa sezione è stato dedicato anche un premio e la vittoria va al progetto di Massimo Grimaldi della Galleria Zero. Quest’anno i premi in tutto sono sei. Intorno alla fiera gravitano, anche grazie alla collaborazione con il comune di Milano, una serie di eventi e mostre con aperture straordinarie. Una settimana all’insegna della cultura, della dinamicità, in un clima frizzante e vivace in un susseguirsi di appuntamentI che rendono Milano sempre più contemporanea ed europea.

Leda Lunghi