Quella di Nazzarena Poli Maramotti, presente da A+B Contemporary Art con Unterwasser, è una pittura in cui addentrarsi in punta di piedi, silenziosamente, attendendo che il sipario dei colori si apra mentre i nostri passi percorrono le sue soavi e chimeriche nature. Gradualmente osserviamo e notiamo i colori danzare l’uno nell’atro e con il passare del tempo ecco sopraggiungere delle lievi e delicate forme. E’ l’incontro bramato e sospeso tra due eterni amanti: la realtà e il sogno, un luogo che la poesia ripara rivelando la sinuosità e l’etereo di un altrove onirico. Una realtà materica che sfuma nella preziosità del colore e dell’immagine, una fatata astrazione che permane nell’oblio, grazie all’attenta alchimia tra profili e colori che l’artista dosa perfettamente nella sua gestualità, regalandoci non luoghi, in cui solo la libertà della mente e dell’anima possono accedere. Delicata e raffinata, Nazzarena Poli Maramotti crea un enigmatico mondo surreale che si culla in una velata malinconia e in cui si nascondono timide e affascinanti figure. Ed è laggiù tra le fronde di un bosco e un dolce tramonto che riusciamo a immaginare nascosta la figura di Eco, la sua voce sempre più lieve, che giunge a noi passando per i vari strati di pittura, sovrapposti e coordinati in un’armonia così perfetta.

Unterwasser, exhibition view @ A+B gallery – Brecscia

Giochi ed intrecci di tinte tenui, incanti che introducono la nostra mente in un non luogo diafano e rarefatto dove l’arte inganna i sensi, imprigiona la memoria e commuove i sentimenti. In questa trama di emozioni nate da un vellutato e leggiadro cammino dell’Essere che s’inoltra curioso in territori lontani, in cui riecheggiano e riemergono memorie ancestrali della sua esistenza. Crepuscoli in cui naufraga il sublime, sono opere che catturano il nostro occhio fino ad incantarlo, ad intrappolarlo, ammaliandoci per un tempo indefinito, coinvolgendoci nell’armonia amplificata delle forme, nascoste in una bellezza intrinseca; parlando di questo incanto visivo, non può non riecheggiare alla mente Bergotte, l’amato scrittore della Recherche che parlava per immagini. Opere toccanti che riportano a descrizioni proustiane, in cui i colori come le parole sono sfumature, capaci di donarci poesia lirica ed evasione. Con i suoi quadri Nazzarena Poli Maramotti riesce a creare un dialogo, lento, dolce con una percezione di eterno, un dialogo tra noi e l’arte ed è per questo che vorremmo non finisse mai.

Leda Lunghi

Stagno, 2016, tecnica mista su tela, 25x20cm